sabato 29 agosto 2015

Canzoni

Non mi piace mettere nel blog contenuti di altri, ne mettere canzoni o video.

Devo però ammettere che il testo di questa canzone degli U2, per me, è un colpo di genio.
Dice tutto dal niente, è un elemento neutro al quale ognuno può agganciare quello che ha dentro; dunque molto vendibile. Che sia la storia di una persona che riprende la vita dopo la carcerazione che una parte della tua...

https://www.youtube.com/watch?v=cuqZPx0H7a0

mercoledì 12 agosto 2015

Turbinio

Mamma, mama,  perché non giochi con me?
Vieni a correre e saltare, prova a prendermi!
Mamma non devi pensare a tutto, mamma non devi sistemare tutto, mamma corri con me ! Mamma non devi trovare il tempo, c'è l'hai già!
Mamma cerca di correre con me perché io voglio giocare!  Mamma sogna con me!
Mamma, come facevi una volta anche tu e chiamavi la nonna per correre, come fai a dimenticarlo!
Non ci si scorda di essere bambini, basta ricordare.

Il cavallo Nerone del bosco fatato

C'era una volta un piccolo villaggio in un piccolo bosco nel quale abitava un piccolo bambino che possedeva un grande cavallo nero; ma che dico grande. ....era enorme!  Uno stupendo pelo nero che Finn spazzolava tutte le mattine prima di andare a scuola.  Questo meraviglioso cavallo si chiamava Nerone ed era molto legato a Finn che lo aveva cresciuto da quando sua nonna li aveva fatti incontrare.  Vivevano ai margini del villaggio è Finn una volta rincasato prima di pranzare lo nutriva e coccola va.
Una sera Finn senti dei rumori provenire da fuori,  come se Nerone stesse correndo intorno casa loro; scese di corsa le scale ed uscì fuori, non vedendo nessuno corse alla stalla e Nerone era lì immobile al suo posto.  Aveva sognato?
Guardò Nerone ed era tutto sudato con il fiatone,  come se avesse corso molto. Finn lo guardo attentamente e notò che erano state fatte delle bellissime treccine alla sua criniera;  ma come era possibile? Non riusci a dormire per tutta la notte.
La notta successiva successe la stessa cosa....
Finn ne parlo con sua nonna, la quale per niente preoccupata disse che Nerone aveva sicuramente fatto amicizia e che non doveva preoccuparsi.
Finn per niente tranquillo, decise di rivolgersi anche al vecchio saggio del villaggio il quale lo guardò negli occhi e si mise a ridere dicendo che non doveva preoccuparsi perché Nerone aveva una nuova amica.
Finn non capiva proprio così decise che avrebbe dormito nascosto nella stalla.
Finn saluto Nerone e sali in camera, si fece dare il bacio della buona notte dalla nonna e poi lasciò la stanza, di nascosto da dietro la stalla si infilò in una botte e li attese.
Le luci delle lucciole balenavano tutto intorno mentre il manto della notte copriva ogni cosa; niente di strano per una notte estiva.  Finn stava cedendo al sonno ed i suoi occhi lentamente si chiudevano quando qualcosa attirò la sua attenzione. Una lucciola più vivace delle altre e molto più grande entrò velocissima nella stalla lasciando dietro di sé un leggera luminescenZa.
Finn scruto dal buco che aveva fatto nel barile e che combaciava con una fessura nel muro della stalla; rimase a bocca aperta.
Un piccolo essere balenavano attorno alla testa di Nerone,  gli sussurrava qualcosa all'orecchio e poi correva velocissima sulla criniera dando forma a bizzarre e divertenti pettinature. Nerone scrollava la testa nitrendo divertito e scioglieva tutto finché la pettinatura non sembrava essere di suo gradimento.
Era una fatina! Una principessa delle lucciole.  Finn ne aveva sempre sentito parlare ma non ne aveva mai vista una! Erano esseri mistici,  abitanti e protettori del bosco Sacro di Celesta.
Era piccola di dimensioni con 4 alucce di 4 colori diversi che si muovevano velocissime.
Emanava una luce pulsante di 1000 sfumature ed aveva dei morbidi e fluenti capelli neri.
Finn voleva vedere da più vicino,  uscì silenzioso come un gatto dal barile e si avvicinò all'anta della porta evitando di respirare per paura di essere sentito.
Accostò l'occhio alla fessura della porta e............cadde in avanti inciampato in un rastrello,  sbattendo nella porta aprendola e rotolando in avanti fin quasi sotto il muso di Nerone.
Un silenzio surreale cadde nella stalla, il cavallo fissava Finn e pure la fatina!
Nerone iniziò a nitrire divertito e la fatina si teneva la pancia ridendo e non riuscendo a restare ferma in volo.
Si avvicinò a Finn ancora sdraiato ed ansimante che sputacchiava paglia, lo fissò con i suoi occhi intensamente marroni con uno sguardo semiserio;  " Per un attimo ho pensato di diventare invisibile poi ho pensato che uno cosi imbranato non poteva essere pericoloso. ......".
Da quel giorno diventarono amici e quando poteva Finn montava Nerone al crepuscolo e rincorrevano Dela (così si chiamava la fatina) sulla una vicina collina. Fu così che iniziò la loro grande avventura.