sabato 31 agosto 2019

Il fiore più bello

C'era una volta e ci sarà sempre.....
C'era una volta una fatina, giovane e sempre ridente che aveva solo 100 anni. Tutti i giorni al sorgere del sole dispiegava le sue alucce ed iniziava a girovagare per il bosco ed i prati alla ricerca dei fiori; gli piacevano molto e spesso si fermava a parlare con loro.
Un giorno, in mezzo ad un verde prato vide uno strano fiore spuntare da dietro un sasso; sembrava una grande margherita ma con i petali colorati di turchese ed arancione, i petali erano grandi e spessi.
La fatina curiosa come non mai si avvicinò ed iniziò a volargli intorno osservandolo.
"Ciao!" disse lei.
"Buongiorno a te", rispose educatamente e con voce profonda il fiore. "Come posso aiutarti?".
La fatina, molto incuriosita da questo fiore un po' diverso e così educato, prese la palla al balzo per potersi avvicinare ancora di più.
"Sono un poco stanca, posso posarmi su di te?"
Il fiore esitó un attimo ma poi rispose con il suo modo educato "Certo fatina, posati su di me per riposarti."
La fatina si adagiò nel centro del fiore ed era morbidissimo!
"Accidenti quanto sei comodo! E per di più hai un profumo dolce e molto delicato.....come ti chiami?"
"Mi chiamo Tramonto, per via dei miei colori e perché mi richiudo solo dopo che il sole è calato", rispose il fiore dondolato da una leggera brezza.
La fatina cominciò a parlare con il fiore e trovò che non solo era colorato, profumato delicatamente, educato ma anche molto timido!
Pensò tra se e sé, "... accidenti, di solito i fiori sono dei chiacchieroni ma questo è davvero riservato.....oltre ad essere proprio comodo....".
Fu così che la fatina si impegnó a fare parlare il fiore e trascorse buona parte della giornata sdraiata su di lui..... finché non si addormentò....".
Fu svegliata da un tuono fortissimo e da una serie di scossoni che la facevano sbattere a destra e sinistra. Si spaventò tantissimo e si rese conto di essere quasi al buio.
"Ma che cosa stà succedendo!!" disse la fatina impaurita.
Il fiore non rispose.
Tuoni, lampi e vento forte imperversavano fuori dal fiore che si era chiuso con dentro la fatina. Un'acqua fortissima picchiava sui petali e bagliori bianchi traslucevano dai petali chiusi.
Poi il fiore rispose "C'é un bruttissimo temporale e mi sono richiuso per evitare che ti bagnassi, se vuoi puoi rimanere ancora dentro a riposare, la tua compagnia mi ha fatto molto piacere". La voce del fiore era un po' affaticata.
La fatina rimase in silenzio.
Poco dopo il temporale cessò.
"Ora mi aprirò un poco e tu potrai uscire", disse il fiore.
La fatina risposte lentamente "Ti chiedo scusa se prima ho urlato, mi ero spaventata un poco."
"Ti ringrazio era esserti richiuso a proteggermi, come posso ringraziarti?"
Il fiore rimase un poco in silenzio ma poi con voce timida disse "É quasi il tramonto ed io non ho la forza per dischiudersi completamente. Torna domani da me a parlarmi perché sono stato benissimo, grazie di avermi scelto ed esserti sdraiata bau di me....".
La fatina sorrise e contenta annuì.
Uscì dal fiore nel mezzo dei colori del tramonto, resi più belli dall'aria pulita dal temporale; tornò a casa profumata di Tramonto.