venerdì 27 febbraio 2015

Il gallo Malcontento

C'era una volta un gallo, molto bello e prestante, fiero e ricoperto di piume brillanti.
Dava al contadino delle belle covate di pulcini da rivendere al mercato facendo un sacco di soldi, quindi veniva trattato con tutti i riguardi e circondato da tante galline.
Il gallo pero' si sentiva solo, non si sentiva pienamente compreso dalle sue galline e trovava spesso in loro difetti insopportabili.
Quando era riuscito a dare un bel cesto di pulcini al contadino, iniziava a trovare insopportabile la gallina che li aveva covati. Iniziava quindi ad ignorarla e poi a parlarne male con un'altra gallina, magari mostrandosi nel suo splendore ed apparendo affascinante; cosi che la nuova gallina si innamorava pazzamente di lui e lo compativa per la situazione incresciosa nella quale il povero gallo si trovava con l'altra. Alla fine il gallo abbandonava la vecchia gallina per la nuova e creava una nuova covata.
Di questo il contadino era fiero perche vedeva un gallo attivo e forte.
Il pollaio pur essendo fatto di tante galline era comunque un ambiente ristretto; fatto due volte il "giro" delle galline le stesse iniziarono a chiamarlo "Malcontento" e non gli credevano piu.
Alla fine non fecero piu pulcini con lui!!
Cosi che il gallo "Malcontento" inizió a lamentarsi per un motivo vero, era rimasto solo; inoltre il contadino non era piú contento come una volta ed inizió a prenderlo in giro dicendogli che il forno lo aspettava perché era un gallo buono a nulla.
Fú cosi che il gallo divenne tristissimo veramente ed un giorno sparí dal pollaio. La cosa buffa fu che alle galline pareva strano non sentire le sue lamentele......

domenica 22 febbraio 2015

Il Saggio disse......

Il Saggio disse ..........

Non si riesce a vivere pienamente una vita da soli ma devi accompagnarti ad una persona, non al ruolo che essa ricopre per te, moglie, madre dei tuoi figli o amante, ella deve essere tutto e niente ma sempre se stessa.

martedì 17 febbraio 2015

Primavera

Si avvicina, si sente dal tepore dei primi raggi del sole nascente e dagli arancioni caldi e bruniti di quello morente, in questi giorni sempre piu luminosi, dove i bambini iniziano a ridere correndo dietro un pallone sui prati di un verde splendente.
La brezza non é più un vento gelido e sorregge gli aquiloni colorati nel cielo azzurro chiaro.
L'inverno mordera ancora ed imbiancherá di nuovo ma la gioia della primavera é giá rinata.

lunedì 16 febbraio 2015

La Barchetta di Carta ed i casi della vita- capitolo 3

Non riusciva a capire come potesse essere così grande il mare, solo il cielo lo superava in vastità.
Così grande è il mare come i casi della vita.
La nostra barchetta, si adagiò lievemente sulla sabbia e lì rimase per un bel pò, finchè un bambino non si avvicinò. Aveva un bastone in mano e disegnava nella sabbia, grandi cuori per la sua mamma che era lì vicino; raccolse la barchetta e capì che c'era scritto qualcosa ma visto che non sapeva leggere la portò alla mamma.
La mamma, una bella ragazza mora la prese sorridendo dalle mani del bimbo ed iniziò a leggere; man mano che leggeva il suo sorriso si spegneva ed improvvisamente una lacrima comparve sul viso; fù un attimo fugace quello in cui il bimbo vide una smorfia di rabbia nel viso della sua mamma, giusto il tempo della donna per scagliare la barchetta nuovamente in mezzo al mare!
"Mamma, no! Perché?"

"Ci sono cose che non si possono comprendere e che è meglio non ricordare........."

"Mamma io mi ricordo di chi mi ha fatto male ma sopratutto di chi mi vuole bene; sarò anche piccolo e posso non capire ma ho chi voglio bene sempre in testa.......sarò anche piccolo ....ma voglio capire"


Barchetta....continuò sconsolata il suo viaggio.....senza una risposta anche se c'era ed era ben chiara, a quello che era capitato. Perché in fondo una risposta c'è sempre, si deve a noi stessi ed a volte anche agli altri, solo che è difficile ammettere di sbagliare, specie se non sappiamo leggere dentro noi stessi.

sabato 14 febbraio 2015

Il seme

Il sole schianta la terra ma tu resisti,
l'acqua la scioglie e la dilava
ma tu vai più a fondo,
il freddo la rende dura e la spacca
ma la vita in te non cede.
Mio caro seme tu sei il miracolo
della mia esistenza ed in te
c'é la forza e la pazienza
dell'albero che sfida il tempo
e le avversitá per dare ed accogliere.

Oggi

A tutti coloro che amano e lo fanno senza compromessi, oggi é un giorno come gli altri, perché chi ama lo fa ogni giorno ed ogni giorno é speciale. Dite "ti Amo" con forza guardando negli occhi e con decisione.
A tutti coloro che ricevono e non ricambiano con tutto se stessi questo Amore, non siate ipocriti con un facile"anch'io"; il minimo che gli dovete é l'onestá e non una bugia di convenienza. Chi non mente avrá doni inaspettati per tutti e due.


martedì 10 febbraio 2015

Meriggio e Domani

Meriggio che allunghi le ombre di questo giorno,
come la palpebra che chiude l'occhio
con la forza del peso del giorno,
allevia la mia anima dai pensieri di oggi
e caricala dei sogni che accompagneranno la mia notte.
Domani, ti intravedo tra i raggi riflessi nelle gialle nuvole di questo caldo tramonto.
Ti attendo sospinto dalle mie aspirazioni e desideri senza illudermi in false gioie o incoerenti provocazioni dell'animo altrui.

mercoledì 4 febbraio 2015

Mi guardava cercandosi.

Dritto negli occhi, al di là del contatto fisico, cercando tramite loro nei reconditi meandri della mente.

Il nostro corpo è limitato nell'espressione di quanto abbiamo dentro ma questo non è il solo limite; la non coscienza di se stessi è la prima causa di infelicità (possiamo dire il non sapersi leggere), perché ci porta a cercare negli altri quello che in realtà dovremmo aspettarci da noi stessi.
Nella migliore delle ipotesi equipariamo gli altri a noi stessi e ci proiettiamo in loro; dunque molto frequentemente i difetti ed i limiti che troviamo negli altri sono un gradiente dei nostri ma tendiamo ad ingigantirli; non accettando i nostri difetti, ci rifiutiamo e diventa insopportabile quando li ritroviamo negli altri.
Non a caso è difficile trovare una coppia felice quando i due si somigliano specie se hanno rinunciato ad accrescersi nel confronto, senza questo la loro unione rappresenta soltanto l'esaurimento di un copione inconsciamente scritto. Dunque, il risultato di una situazione del genere non varia molto dal litigio continuo alla totale assenza di comunicazione ed appiattimento personale; in entrambi i casi stiamo parlando di morte interiore.
Cercate sempre di capire quando qualcuno vi guarda negli occhi cercandosi, perché dovrete fargli capire che troverà voi e non altro, nessun sogno idealizzato o coerenza alle aspettative createsi; se poi non siete di suo gradimento.....bhè....amici come prima e poi ognuno per la sua strada.

lunedì 2 febbraio 2015

Per i bambini far volare un aquilone è un sogno, quasi una magia.
Li potrebbero far volare in qualsiasi condizione perché vogliono che i loro sogni si realizzino a prescindere da quello che potrebbe accadere ed a costo di vedere l'aquilone rotto, tanto lo costruirebbero nuovamente ancora più bello e scintillante.
Sarebbero capaci di farlo volare anche di notte, senza riuscire a vederlo.
Se gli domandi "Ma cosa fai?!? Non si vede l'aquilone di notte."; ti risponderebbero che non importa, tanto prima o poi la luna lo illuminerebbe e lo farebbe scintillare e poi lo sentono tirare forte.....quindi il loro sogno stà volando anche se non lo vedono.
Niente è più determinato di un bambino con il suo sogno in mano; niente è più crudele di un adulto che vuol far crescere un bambino a tutti i costi.
Se conoscete un adulto che adora far volare gli aquiloni insieme a voi...bhè...tenetevelo stretto e sarete felici.