domenica 26 ottobre 2014

Dono o condanna

I figli ereditano molto dai genitori, caratteristiche fisiche, modi di fare e molto altro.
I genitori sperano che vengano passate solo le cose positive ma in realtà sanno benissimo che erediteranno pure i difetti.
Poi ci sono quelle caratteristiche che possono rappresentare sia un dono che una condanna.
Oggi ho avuto prova inconfutabile che i miei figli mi somigliano, spero riescano a fare uso di certe caratteristiche meglio di me; non mi sento in grado di insegnargli niente per certe cose; posso solo affermare che viste da fuori fanno un grande effetto........

venerdì 24 ottobre 2014

Educazione

La prima cosa che insegna un genitore é solitamente l'educazione formale.
Si insegna al bambino quali azioni non vanno compiute.
Con la crescita, fin dai primi anni, risulta necessario implementare questo metodo con uno propositivo, in modo da stimolare la reattivitá del bambino e la formazione del carattere.
Viene di solito tralasciato, quando l'etá lo consente, di rendere cosciente il bambino che é vero che certe cose non vanno fatte, che altre vanno intraprese ma che altre ancora vanno fatte nel momento giusto oppure vanno affrontate solo se le forze per farlo risultano sufficienti. Inoltre, nelle relazioni con gli altri, dovrá comprendere che spesso é necessario pagare lo scotto degli errori altrui o della loro inadeguatezza.
Tutto questo serve a costruire un relazionalitá più consapevole e soddisfacente.

giovedì 23 ottobre 2014

Gioia primordiale

Non é valorizzabile la gioia e la serenitá trasmesse da un bimbo che gioca. In lui, specie se nostro figlio, rivive il bambino che é in noi.

Barchetta e Bruno - 2 capitolo -

Sono inutili le membra placide se l'animo scalpita.
Questo pensava la barchetta mentre le onde birichine la spingevano. Ancora nessuno l'aveva raccolta per poter leggere quello che c'era scritto.
Era molto che navigava spinta dal mare, senza dover far niente e tutto la metteva in agitazione, quando all'orizzonte vide un barca, una barca vera!
La corrente la spinse proprio lì........
Due grosse mani rugose e callose la presero e due occhi azzurri più del cielo la fissarono da sotto le sopracciglia bianche come la neve, sormontate da tante rughe.
"Accidenti come sei vecchio!", pensò.
Bruno posò la barchetta accanto la canna da pesca e la cassetta degli attrezzi; iniziò a squadrarla e fece un'espressione stupefatta.
"La carta ha resistito all'acqua ed alla salsedine! E l'inchiostro non si è sbiadito, come è possibile! Sembra magica; sarà una di quelle nuove diavolerie chimiche........".
Iniziò a leggere  tutto quello che era scritto nella barchetta e la sua espressione, nonostante le rughe di quell'enorme viso spigoloso, cambiava ogni riga. Iniziò a ridere di cuore, poi divenne serio ed il suo sguardo si perse nei ricordi....poi la lacrima......poi di nuovo un sorriso. Le speranze dei ragazzi e quel sentimento, che ora non mi sento di nominare,  avevano acceso qualcosa in lui.
Bruno cercò furiosamente una penna in cambusa e quando l'ebbe trovata stese la barchetta con delicatezza su di un piano. Avrebbe potuto riempirla con pensieri di una vita ma per rispetto, scrisse solamente una frase.

"Quello che viviamo realmente è quello che sentiamo con il cuore. Al mio Amore che fù e che mai morirà dentro di me."

Piegò nuovamente la barchetta, ora riempita con un pensiero nuovo e la mise in mare, con animo sereno sapeva di aver fatto qualcosa per qualcun'altro..........

martedì 21 ottobre 2014

Il Sole triste, le stelle amiche e la Luna

Il sole come tutti i giorni splendeva sulla terra, donando il sorriso a tutti coloro che lo osservavano. Vide gli uomini che numerosi abitavano la terra e che si aiutavano tra loro.
Pensò a voce alta: "Magari anche io non fossi solo!".
"Ma non lo sei!", rispose una piccola e squillante voce.
"Lo sò mia cara stella ma è come se lo fossi; posso parlare con te ma non posso vederti".
"E cosa vuol dire mio caro amico"; rispose un'altra voce. "Noi siamo sempre al tuo fianco".
"Lo sò e ne sono consapevole ma potervi vedere sarebbe per me il più grande dono; vi posso immaginare, vi posso pensare e scambiare idee con voi ma niente sarebbe più grande che poter ammirare la vostra bellezza e tenere la vostra immagine nel mio cuore".
Il sole era triste, avere così tante amiche e non poteva vederle.
Una voce più grossa si fece sentire.
"Mio dolce compagno, io posso alleviare le tue pene.". Rispose il tenue spicchio di luna che abitava in un angolo di cielo.
"Ti coprirò ed il tuo bagliore sarà offuscato....".
Detto questo la luna coprì nella sua interezza il sole ed il giorno si fece notte. Le tenebre coprirono la terra ma un enorme sorriso illuminò il sole; finalmente poteva vedere le sue amiche stelle!
E si innamorò di ogniuna perchè erano diverse e brillavano tutte di una luce propria; le osservò tutte e gli sorrise la loro immagine ora era nel suo cuore.
La luna, stanca ma soddisfatta si spostò e promise al sole che appena fosse stato possibile lo avrebbe nuovamente aiutato.
Il sole rispose "Grazie mia cara, io ti prometto di brillare il più possible per donarti luce......".

lunedì 20 ottobre 2014

I posti dello spirito

C'è poco da fare.
Ogniuno di noi ha un luogo nel quale riesce a riorganizzare le idee; un posto dove ti senti tranquillo e puoi trovare l'ispirazione, magari per qualche fiaba.
Il mio non è un posto molto speciale a mio avviso anche se Giuseppe Verdi lo ha definito "Ecco i più splendidi panorami che abbia mai visto".
Non ci credeva nemmeno lui, vogli sperare.....
Comunque sia qua ho sempre dato chiarezza alle mie idee e tutte le volte che l'ho fatto ho scattato una foto.
Devo pure riconoscere che tutte le volte che mi è capitato è dipeso da fattori esterni.
Bene, vediamo se riesco a trarne qualcosa.


Ecco l'ispirazione per una bella favola.

Tornando a Giuseppe Verdi; sicuramente il signore della Danimarca con il quale ho fatto il tragitto a piedi si ricorderà di me, oltre  che per la conversazione, mi ha ringraziato calorosamente per le delucidazioni che gli ho dato sul posto.
In effetti non posso negare che il mio paese oltre ad essere ben servito è pure accogliente.
Stai a vedere che Verdi non si riferiva solo al paesaggio.....

martedì 14 ottobre 2014

Auguri Pensiero, filastrocca di auguri

Auguri! E' un pensiero.

Penso agli auguri
seguo il pensiero
non si ferma alla data
non si ferma alla testa
scende giù fino al cuore e li si arresta.

E' vero! E' vero!
E' un vero pensiero, di augurio sincero.






domenica 12 ottobre 2014

Il piccolo saluto

Oggi, proprio oggi intorno l'ora di pranzo ho avuto una visita.
Molto gradita ed ispiratrice.


Pettirosso, segno di vita.
Prospera il pensiero riflesso, portato dal tuo battito di ali.
Ricordo di oggi, segno di ieri, cinguetti e mi chiami, risvegli il sorriso sul mio viso.

sabato 11 ottobre 2014

L' Allegoria

Il silenzio era infastidito dal brusio di sottofondo, nella buia sala si percepivano solo vaghe ombre sedute.

"Nonna, ma cosa aspettiamo quì seduti?" disse il piccolo Patrizio.

"Una cosa importante....", disse sottovoce nonna Margherita.

Improvvisamente una luce accecante si accese ed il tendone si aprì, mentre un frastuono assordante riempì la sala; trombe, chitarre e canti riempivano l'aria, mentre dei fuochi di artificio esplodevano ovunque. La luce si affievolì e mille personaggi riempivano il palco.
Dottori frenetici con nasi rossi, venditori ambulanti colorati e variopinti che sventolavano la merce ed urlavano, altri che guardavano verso il pubblico e parlavano, chi dolcemente e con fare delicato altri in modo arrabbiato, restavano quasi immobili a fissare il pubblico, parendo quasi che guardassero proprio  Patrizio.
Un carro attraversava il palco, pieno di giocattoli e ragazze mezze svestite e sgargianti, che sorridevano maliziose.
Un altro pieno di persone in doppio petto, chi rideva, chi era arrabbiato e chi cantava dei motivetti.
Tutti parlavano e nessuno ascoltava gli altri.

Chi spingeva gli altri, chi li tirava, chi li accarezzava e baciava.
Scoppi improvvisi di petardi, risate e pianti.

Il tutto era una accozzaglia rumorosa e disorganizzata ma che pareva avere un senso.

Poi la musica si affievolì, gli attori diminuirono e restavano, man mano, solo quelli che guardavano e parlavano al pubblico.
Rimasero pochi arrabbiati e quelli che parlavano dolcemente si diedero la mano, continuando a guardare Patrizio.

La musica cambiava, da veloce a lenta, da allegra e gioiosa a triste e malinconica, sempre con volumi diversi.

Il tutto era incredibilmente molto bello.

Patrizio guardò nonna Margherita e chiese "Ma cosa è?  Non capisco il senso anche se mi piace."

Margherita guardò il nipote e con un sorriso delicato lo baciò in fronte "E' la vita Patrizio....è la vita....".

Alla mia Luce, un piccolo pensiero.

Ricorrenze

Utile incasellamento,
sistemazione cronologica degli eventi,
promemoria di cose importanti,
culla del ricordo.
Ma sono "solo" emozioni, non ci raccontiamo bugie.

Il 12 è una data importante....per me.
E' un numero che ricorda il giorno in cui ho visto la luce ed
è il giorno in cui Luce mi ha trovato, proprio in questo mese.

Sembra strano farlo ma a volte certe cose escono dal cuore senza volerlo e bisogna farle uscire, perché domani è tardi per farlo.

Auguri ed "In bocca al lupo".

Auguri per quello che è stato e per quello che sarà.

Una rosa con un nastro rosso......questo è un ricordo.

Un abbraccio che arriverà, questo è un qualcosa che sarà.




Alla mia Luce.

mercoledì 8 ottobre 2014

Filastrocca della buona notte

Saluta l'angelo dorato che ti porta il cesto pieno di sogni.
Metti in ogniuno di essi un seme di serenita.
Fai crescere nel riposo i frutti delle gioie di domani.
Buonanotte Amore.

lunedì 6 ottobre 2014

La Barchetta di carta - 1 capitolo -

La penna scorreva liscia sul foglio e lui era molto contento; i pensieri prendevano forma ed i sogni sembravano vicini.
Il foglio sapeva che sarebbe cambiato, che lo avrebbero trasformato e così fù.
Dopo che Sara e Giacomo ebbero finito di scrivere, iniziarono a piegare la carta e piega dopo piega la carta divenne una barca.
Un piccola barchetta di carta totalmente ricoperta di sogni, una scrittura spigolosa ed allungata ed un'altra più precisa e delicata.
Era felicissima, sapeva di racchiudere un sacco di idee e di propositi mentre Sara e Giacomo la guardavano felici e poi si guardavano negli occhi. Questa cosa ha un nome preciso ma è così forte che non mi sento di scriverlo.........
Uscirono e Sara teneva la barchetta nella sua mano; era emozionata.
Il tempo non era bello, piovviginava ed un vento burlone e freddo scuoteva le onde del mare.
Sara, Giacomo e la barchetta attraversarono la strada, poi la spiaggia piena di ciottoli ed arrivarono agli scogli. Sara e Giacomo si tenevano la mano e si abbracciavano per ripararsi dal freddo e tenere la barchetta al sicuro.
Giacomo prese la barchetta e si chinò da uno scoglio verso l'acqua, Sara lo afferrò per la maglia.
"Occhio a non cadere o ti bagnerai tutto!" un pò preoccupata.
"Stai tranquilla, sò nuotare" disse ridendo Giacomo.
Così facendo Barchetta (così ora la chiameremo), iniziò il suo viaggio; in un mare arruffato e freddo, con due ragazzi abbracciati che la guardavano allontanarsi e piegarsi fra le onde dispettose.
Barchetta viaggiò e viaggiò, sorretta dagli scritti, dalle idee, le speranze di Sara e Giacomo racchiuse in quella parola che ora non scriverò, fiduciosa e piena di speranza, verso un mondo che non conosceva ed un futuro fatto di onde ed altre mani che la avrebbero raccolta e poi rimessa in acqua...........

mercoledì 1 ottobre 2014

Preghiera alla Rabbia

Nasci dal riflesso degli altri dentro di me.
Salvami dalla palude nella quale mi hanno attirato,
non ingabbiare tutto il resto che ho dentro,
le sbarre sono già tante alla fonte del dolore.
Fammi uscire dal pantano nel quale rischio di affogare
a causa dell'odio altrui, dalle promesse infrante, dall'impegno vano.
Aiutami e poi lasciami perché dopo mi sbraneresti e non volerei più.
Angelo mi hanno chiamato e per salvarsi, mi hanno strappato le ali con lenti movimenti.
Aiutami ed almeno te, non tradirmi con l'inganno di una finta forza.