venerdì 3 giugno 2016

Il fiore del deserto

Il riflesso del sole cadeva preciso sui garretti del cavallo che se ne stava dietro l'ombra di un macigno.
Il suo cavaliere, coperto da una tunica e dalla sua corazza metallica era a pochi metri da lui, chino in posizione di difesa, con lo scudo piantato a terra e la spada pronta.
 Era lì, teso pronto a fronteggiare un pericolo con tutta la sua determinazione, forza e concentrazione; il sudore cadeva lento dalla sua fronte coperta dall'elmo, i suoi occhi blu e verdi erano fissi sull'obiettivo.
Così lo vide la bambina mentre rientrava al suo villaggio; si avvicinò ma lui sembrò non notarla tanto era concentrato. Occhi celeste chiari e capelli scuri, avvolta nel suo mantello aveva attraversato dune e rocce per arrivare ad una piccola fonte ed ora stava tornando a casa.

"Cosa fai?", disse con voce squillante.

Il cavaliere trasalì e quasi cadde dallo spavento, ma subito tornò a concentrarsi.

La bimba puntò lo sguardo esattamente verso dove guardava il guerriero e identificò subito cosa stava osservando con tanto timore; era una piccola pianta che stava per fiorire.

"Ma stai guardando quella piantina?"

Lui guardò lei per un attimo ed esitando rispose:

"Si proprio quella...", disse con tono basso.

La bimba osservò attentamente la piantina; era di un bellissimo verde vivo, con tante piccole foglie e qualcuna più grande, il boccio che stava per schiudersi faceva trasparire un rosso fuoco.

"Scusa ma come fai ad avere paura di una cosa così piccola ed inerme......".
"Voglio dire; è vero che in questo terribile deserto fà strano vedere una pianta del genere e sembra proprio fuori luogo ma non sembra così pericolosa."


"Mia piccola bambina, non sai quale terribile forza ha, non sai ancora di cosa stò parlando", disse sospirando.

"In passato ho già incontrato una cosa del genere, mia cara; hai tre strade da poter percorrere.
Puoi decidere di ignorarla e continuare il tuo cammino sapendo che rimarrà lì ma il tarlo di volerla ritrovare potrebbe tormentarti.
Puoi decidere di estirparla, lasciarla al sole e farla seccare, in  modo che non possa arrecare danno. Ma le lacrime sgorgherebbero copiose per aver ucciso una cosa viva e bella.
Oppure puoi decidere di accudirla e farla crescere ma devi stare molto attenta. Essa crescerà verde e profumata, i suoi fiori ti inebrieranno, ti porteranno ricordi meravigliosi; il suo tronco crescerà alto sopra di te e la sua chioma ti coprirà a farti ombra; i suoi frutti ti daranno una forza ed una determinazione eccezionale; con essa crescerai dentro e fuori.
Tutto intorno sarà erba fiorente ed un tripudio di vita.
 Verrà il giorno in cui però potresti vederla vacillare ed essa si aggrapperà a te con la sua forza, trascinandoti. Vedresti i suoi fiori morire lentamente, soffrendone atrocemente; vedresti il suo tronco seccar lentamente senza poter far niente........se non soffrire."

La bimba vide chiaramente la lacrima che correva lungo la guancia del guerriero ed il suo corpo scosso da un tremito.

Era possente, i suoi muscoli grandi e tesi, ricoperto da una corazza e da uno scudo formidabile ma aveva paura.

"Bambina, a nulla varrà il duro allenamento, il severo addestramento oppure una portentosa corazza ed uno scudo impenetrabile, Essa potrà colpirti ed atterrarti."


La bimba si avvicinò al guerriero, gli tolse l'elmo ed accarezzò la sua guancia umida; piangeva come solo un bambino sapeva piangere.

Poi andò a prendere il suo otre colmo di acqua e ne versò sulla pianta, il guerriero indietreggiò impaurito.

"Mio caro non temere; quello che stò facendo io tu lo hai già fatto in passato ma sappi che quello che ne hai ricavato è molto più di quello che hai sofferto.......".

Si guardarono negli occhi.

"L'unica forza che può sconfiggere un guerriero come te ha un solo nome ed la più grande.....si chiama vita....si chiama Amore. Ma sai anche che senza di essa non sei niente."

"Questo fiore nel deserto deve vivere perché è la vita stessa, in tutto questo nulla che ci circonda".
"Potrai riempire la tua vita di cose e di persone, di emozioni e risultati ma senza viverla pienamente; questa pianta è l'essenza. Essa andrà annaffiata e crescerà nelle notti di luna per mostrare la sua bellezza sotto il sole."

Il guerriero cadde stremato e dopo un lungo silenzio si rivolse alla bimba.
"Avremo cura di lei insieme?"

"Si non sarai solo stavolta..." rispose lei aprendosi in un sorriso.
















Nessun commento:

Posta un commento