Mentre la pioggia picchiava sul vetro, la sua mano stringeva forte la penna ed i pensieri giravano sconquassati dalle emozioni.
"Possibile che abbia sempre paura...........ogni volta che cambia qualcosa, ogni volta che non riesco a controllare pienamente le cose!".
"Che rabbia, perchè!?!"
"Non ci voglio credere; essere incapace di accettare che è necessario!"
"Lo so da dove viene, maledetta! Quando ho provato a cambiare ho sempre sofferto........ma non sempre, non tutte le volte ma la paura non me lo fa riconoscere".
"Basta ho bisogno di aria".
Il piccolo elfo, uscì dalla sua casa sotto l'albero; pioveva e tirava vento ma andava di passo veloce.
I pensieri vorticavano ancora ed ancora; sarebbe potuto scendere il diluvio universale ma era troppo concentrato; perfino per vedere la figura che si affiancava a lui.
Trasalì quando una voce anziana ma morbida gli disse "Ottima giornata per uscire a prendere aria, vero?"
Non c'era neppure una goccia di ironia in quelle parole e questo sorprese Joseph ancora di più.
"Credo che l'aria fresca e le gocce d'acqua sul viso siano un toccasana per schiarirsi le idee; però dopo un pò forse, potrebbe pure essere necessario un buon estratto di radice bollente con dello spirito di fuoco!"
"Che ne dici mio caro se andiamo a casa mia, così mi racconti tutto quel turbinio che ti passa per la testa?".
Il sorriso di suo zio si apriva tra la barbetta bianca e gli occhi azzurri; tutto avvolto nel mantello e sotto l'ampia falda del cappello.
"Va bene zio Sereph, ma bada sono davvero agitato!", disse Joseph con un sospiro.........
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