sabato 29 novembre 2014

L'inganno di Occhio grande e Batuffola Nasuta

I mostri fanno paura e fanno scappare a gambe levate gli uomini che li incontrano, negli armadi chiusi, nei bui scantinati o nei freddi boschi.
Lo sapevano bene sia Occhio Grande e Batuffola Nasuta; lo avevano sentito dire dai loro genitori mostri e lo avevano verificato quando insieme incontrarono una squadra di Boy Scout.
Un fuggi fuggi generale! Chi si arrampicava su di un albero, chi si buttava nel dirupo, chi correva in mezzo ai rovi, nessuno che li avesse neppure salutati!
La scena fù esilarante ..........
Occhio e Batuffola però si resero presto conto che non avevano altri amici con i quali giocare; inoltre pure a loro facevano paura gli armadi chiusi, l'ululare del vento, le notti senza luna e pure quelle con la luna piena! Quindi non giocavano molto insieme per paura di perdersi nel bosco o di trovare altri uomini, che in realtà erano bruttini ed a volte pure cattivi.
Ogni sera rientravano in casa e si sbarravano....perché sapevano che i mostri esistevano veramente!


A dire il vero sia Occhio che Batuffola erano molto timidi e non parlavano molto delle loro cose personali.

Occhio era una piccola sfera grigia, ricoperta di squame, con un grande unico occhio, due braccia lunghe fornite di mani con dita altrettanto lunghe ed affusolate.
Batuffola era una palletta di lungo e morbido pelo, con una grande bocca piena di piccoli denti, due piccoli bracci e due gambette esili esili, pure quelle pelose. Dal pelo spuntava un grande e morbidamente peloso naso.

Un giorno si misero a parlare delle loro paure.
Occhio disse "Sai che la sera quando mi chiudo in casa, nelle notti di luna piena, sento come un lamento, molto bello. Deve essere una di quelle sirene che ti incantano e poi ti portano alla morte!
Anche se è bello io mi tappo le orecchie, così non lo sento e non mi prenderà mai!"

Batuffola gli rispose "Pure io certe notti, quando non vedo luna, sento un suono cupo e melodioso, basso e poi alto. Deve essere un Orco che cucina qualche malcapitato! Io chiudo tutto e mi nascondo sotto le coperte in maniera di non sentirlo e non farmi trovare!"

Insieme dissero: "Siamo proprio furbi a non farci incuriosire ed a non cadere nel loro inganno!"

Con il tempo si raccontavano quando sentivano i suoni spaventosi e tutte le cose che facevano per non sentirli. Batuffola arrivò a mettersi le candele nelle orecchie ed Occhio a nascondersi in una cassa....rimanendoci chiuso dentro.

Passarono i giorni ed Occhio e Batuffola presero confidenza; decisero di parlare dei loro interessi e delle cose che gli piaceva fare.
Ma siccome Batuffola voleva che fosse Occhio a parlare per primo ed Occhio che fosse Batuffola decise che si sarebbero incontrati il giorno dopo ed avrebbero mostrato il loro passatempo preferito, l'uno a l'altro in contemporanea.

Occhio si presentò nascondendo qualcosa in una grande custodia mentre Batuffola non aveva niente con se.

Batuffola disse:" Per capire cosa è il mio passatempo dovrai chiudere gli occhi!"
Occhio rispose:"Perfetto perché te dovrai fare la stessa cosa!!"

Entrambi si prepararono e chiusero gli occhi, scandendo un conteggio:
"...1.....2......e ...3".

Una musica meravigliosa accompagnò perfettamente un canto delicato, prima dolce e poi più forte.

Poi fù il silenzio.

Occhio e Batuffola si guardavano ad occhi spalancati! Si misero a ridere finché no gli vennero le lacrime e poi......ripresero a suonare e cantare; lo fecero fino al tramonto senza mai fermarsi e tutti gli animali del bosco vennero ad ascoltarli in silenzio.

Guardando il tramonto sulla collina, si presero la mano.

"Io avevo paura del tuo canto nelle notti di luna piena Batuffola, ti chiedo scusa.....che sciocco, non voler sapere......"

"Mentre io avevo paura del tuo violoncello! Che cosa mi sono persa fin ora!! Mi vergogno........"

Nel bosco, da quel giorno, quando il tempo lo permetteva la luna piena guardava benevola i due amici fare insieme la cosa che più gli piaceva.

E tutti furono felici e contenti.



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