sabato 11 ottobre 2014

L' Allegoria

Il silenzio era infastidito dal brusio di sottofondo, nella buia sala si percepivano solo vaghe ombre sedute.

"Nonna, ma cosa aspettiamo quì seduti?" disse il piccolo Patrizio.

"Una cosa importante....", disse sottovoce nonna Margherita.

Improvvisamente una luce accecante si accese ed il tendone si aprì, mentre un frastuono assordante riempì la sala; trombe, chitarre e canti riempivano l'aria, mentre dei fuochi di artificio esplodevano ovunque. La luce si affievolì e mille personaggi riempivano il palco.
Dottori frenetici con nasi rossi, venditori ambulanti colorati e variopinti che sventolavano la merce ed urlavano, altri che guardavano verso il pubblico e parlavano, chi dolcemente e con fare delicato altri in modo arrabbiato, restavano quasi immobili a fissare il pubblico, parendo quasi che guardassero proprio  Patrizio.
Un carro attraversava il palco, pieno di giocattoli e ragazze mezze svestite e sgargianti, che sorridevano maliziose.
Un altro pieno di persone in doppio petto, chi rideva, chi era arrabbiato e chi cantava dei motivetti.
Tutti parlavano e nessuno ascoltava gli altri.

Chi spingeva gli altri, chi li tirava, chi li accarezzava e baciava.
Scoppi improvvisi di petardi, risate e pianti.

Il tutto era una accozzaglia rumorosa e disorganizzata ma che pareva avere un senso.

Poi la musica si affievolì, gli attori diminuirono e restavano, man mano, solo quelli che guardavano e parlavano al pubblico.
Rimasero pochi arrabbiati e quelli che parlavano dolcemente si diedero la mano, continuando a guardare Patrizio.

La musica cambiava, da veloce a lenta, da allegra e gioiosa a triste e malinconica, sempre con volumi diversi.

Il tutto era incredibilmente molto bello.

Patrizio guardò nonna Margherita e chiese "Ma cosa è?  Non capisco il senso anche se mi piace."

Margherita guardò il nipote e con un sorriso delicato lo baciò in fronte "E' la vita Patrizio....è la vita....".

Alla mia Luce, un piccolo pensiero.

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