lunedì 19 maggio 2014

Il bambino con il cappello magico

Il cappello magico.
In molti lo volevano, poteva esaudire un desiderio per ogni persona.
Eppure era solo un semplice cappello e nemmeno tanto bello. Una di quelle bustine militari, fatte di panno grigio e marrone.
Era troppo importante e fu deciso di darlo a chi ne avrebbe fatto un buon uso.
Fu dato ad un importante dottore, che aveva fatto grandi scoperte ed inventato tante medicine.
Il dottore chiese di poter creare tanti ospedali in tutte le parti del mondo e poter curare tutte le persone.
Et voilà, in ogni parte del mondo spuntarono ospedali pieni di dottori e medicine che potevano curare tutte le malattie.
Ma le malattie continuarono ad esistere e le persone soffrivano ugualmente perché c'erano le guerre.
Allora il cappello fu dato all'uomo riconosciuto come il più saggio sulla faccia della terra.
Il saggio chiese di poter scrivere un libro che cambiasse in positivo il pensiero degli uomini e li rendesse più buoni.
Et voilà, tutti gli uomini che lessero quel libro diventarono più saggi e buoni.
Ma la sofferenza continuò ad esistere, come le malattie e le guerre.
Si pensò allora di dare il cappello ad un grande scienziato.
Lo scienziato chiese di rendere le persone intelligenti come lui per renderle migliori.
Ma le cose peggiorarono! I cattivi usarono l'intelligenza per ideare armi micidiali ed i malvagi per poter ingannare i più deboli.
Cosa si poteva fare? La situazione diventava insostenibile con ancora più guerre, crimini e persone che soffrivano.
Si decise che il cappello era troppo pericoloso e quindi fu nascosto nel posto dove più difficilmente sarebbe stato trovato; in mezzo ai rifiuti e ad altri migliaia di cappelli, nelle montagne di spazzatura lasciata dagli uomini.
Un giorno un povero bambino, ultimo tra gli ultimi, magro ma con un grande sorriso, trovò il cappello e per lui era bellissimo.
Lo mise in testa e pensò ".....mi piace proprio questo cappello. Mi fa stare la testa al caldo, come quando la mia mamma mi teneva la testa sulle gambe e mi carezzava la fronte. Se tutti gli uomini pensassero all'amore che hanno avuto e ne dessero altrettanto a chi gli stà attorno..........".
Da quel giorno le guerre cessarono e tutti i saggi, gli intelligenti e gli uomini di medicina fecero del loro meglio per il prossimo fino quasi a far sparire malattie e sofferenze o almeno per renderle tollerabili.

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